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Giugno 29, 2023

REGENERATIVE BIOFUSION®

Il primo cotone biologico, tracciabile e rigenerativo.

Albini Group e il cotone: una storia d’amore lunga quasi 150 anni, nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema.

Già dal 2020, il primo cotone biologico e scientificamente tracciabile BIOFUSION® di Albini Group è coltivato con sistemi di produzione biologica e con tecniche che hanno un basso impatto sull’ambiente.

Per essere definito biologico un cotone deve:

  • provenire da piantagioni in cui il terreno abbia prodotto esclusivamente prodotti organici per i tre anni precedenti
  • il seme deve essere “OGM free
  • non devono essere utilizzati fertilizzanti, insetticidi e pesticidi chimici
  • la defogliazione deve essere naturale.

I metodi di coltivazione del cotone BIOFUSION® osservano pienamente questi requisiti. Inoltre, il cotone BIOFUSION® è scientificamente tracciabile tramite scienza forense: ulteriore garanzia dell’origine, della qualità e della produzione etica e sostenibile.

Fare meglio, con meno. Albini Group presenta REGENERATIVE BIOFUSION®, il primo cotone biologico, tracciabile e rigenerativo, coltivato in California.

La prima raccolta ha dato vita a 872 balle di cotone Supima – varietà di cotone a fibra extra lunga – biologico e rigenerativo, corrispondente a circa 135.000 kg di filato, che saranno in parte tessuti negli stabilimenti di Albini Group in Italia e Repubblica Ceca.

Garantire il minor impatto ambientale possibile e allo stesso tempo rigenerare la fertilità del terreno, per proteggere e arricchire le risorse naturali: una nuova sfida per Albini Group e un obiettivo raggiungibile proprio grazie all’agricoltura rigenerativa, che punta alla razionalizzazione delle risorse. Questo significa nutrire in modo corretto le piante senza impoverire i suoli ma anzi rigenerandoli, diminuendo le emissioni e l’impatto sulla biodiversità, non influendo in alcun modo sul processo tipico della natura e degli ecosistemi.

L’agricoltura rigenerativa si avvale di tecniche che erano ben conosciute dalle generazioni antiche, alcune già utilizzate anche per l’agricoltura biologica. Unisce infatti le buone pratiche del passato – come la rotazione delle colture, la lavorazione ridotta del suolo, la copertura del suolo, la riduzione degli sprechi, il riuso delle risorse, la coltura consociata e l’integrazione di pascolo multi specie – con le moderne conoscenze scientifiche, come immagini satellitari, utilizzo di droni e modelli previsionali.

Per misurare l’impatto positivo delle pratiche di coltivazione rigenerativa sull’ambiente e il suo miglioramento continuo, viene adottata la certificazione Regenagri. Il Regenagri Content Standard è applicato alla catena di fornitura per verificare che un prodotto contenga la quantità esatta di cotone coltivato in modo rigenerativo.

Oggi Albini scrive un nuovo capitolo della storia del cotone, nel segno della sostenibilità.